IL RAMADAN PER I BEDUINI DEL SINAI

« Older   Newer »
  Share  
nour_einy
view post Posted on 9/8/2010, 18:59




Per capire come vivono il Ramadan i beduini del Sinai, mi sono rivolto a Paola.
Vi ho già parlato di lei nei giorni scorsi a proposito delle discipline olistiche, il suo lavoro. Ma Paola è una persona assolutamente al di fuori dagli schemi. Si è trasferita a Sharm attratta dal deserto, dalla cultura delle popolazioni che vivono nel deserto del Sinai e col tempo ne ha ottenuto fiducia e reciproca simpatia. Attraverso Paola si effettua un vero e proprio scambio culturale. Ogni tanto lei si stacca dalla realtà di Sharm per trascorre qualche giorno con i suoi amici beduini, condividendone tempi e ritmi, apprendendone la cultura e assimilandone le tradizioni.
Nessuno meglio di lei quindi potrebbe descriverci come vivono il Ramadan queste popolazioni che pur vivendo a pochi chilometri dai resort per turisti, sono ai più assolutamente sconosciuti. Vivono nella calma e nel silenzio la loro semplice esistenza, fieri delle loro tradizioni, lontani dal consumismo e ancora capaci di gioire delle piccole cose. Siamo sicuri di essere più civili di loro?
Eccovi quindi la testimonianza di Paola

Il vero significato della parola Ramadan spesso sfugge agli occidentali e agli appartenenti a religioni diverse da quella musulmana.
Ramadan è il decimo mese del calendario arabo ed è il mese dedicato alla Purificazione. Il mese in cui viene seguita una disciplina di preghiera e di vita più sentita, più spirituale e anche un pochino più ligia.

Secondo l’Isam i fedeli dovrebbero dedicarsi alla purificazione del corpo e dell’anima. Ed è per questo, che per un’intera fase lunare, dal sorgere al tramonto, il musulmano si astiene dal bere, mangiare, fumare, fare pensieri e azioni impure.Un voto a Dio, un dono alla sua benevolenza e perdono.

Il mese del Ramadan rappresenta anche un’occasione per le famiglie di sanare piccoli e grandi dissapori, per gli amici ritrovarsi nel cuore e tendere una mano verso l’altro.La beneficenza è prevista dal Corano, che invita tutti ad aiutare i poveri e i bisognosi.

Naturalmente, con questi precetti di digiuno e astinenza dall’alba al tramonto, la vita slitta in quasi la sua totalità.Questo avviene in modo particolare presso le tribù Beduine che vivono ancora in stretto contatto con la natura.

Il Ramadan inizia quando la prima falce della luna nuova appare in cielo (e che cielo!). Sin da quel primo momento, la vita per un mese assumerà un sapore diverso. Ci si corica all’alba, dopo una cena leggera e la preghiera, e si dorme il più a lungo possibile, cercando di ignorare i sempre più caldi raggi del sole. Chi è impegnato in un’attività lavorativa è un po’ meno fortunato, ma può godere di una lunga pausa nelle ore più calde.

Nelle tende e nelle casette in muratura si svolgono le normali attività di pulizia e accudimento di bambini e animali.

Prima del tramonto le donne iniziano a preparare la colazione, che si chiama Iftar, prevalentemente costituita da una deliziosa bevanda a base di latte e datteri che si chiama “tamr el laban”. Segue la preghiera e la cena a base di carne di capra o pollo, accompagnata da riso e verdure.

Gli ingredienti della cucina del deserto sono piuttosto limitati rispetto a quella mediterranea, ma i metodi di cottura tradizionali e la varietà delle ricette li valorizzano al massimo.

Dopo aver mangiato ci si riunisce accanto al fuoco e la vita sociale ha inizio, chi chiacchiera, chi suona, chi danza, chi, in disparte, prega.

Le famiglie si incontrano e si fanno reciprocamente visita donandosi dolcetti che verranno gustati insieme al buonissimo the beduino sapientemente aromatizzato con le erbe del deserto.

Durante il Ramadan, interi gruppi familiari si spostano anche per molti chilometri, per fare visita ai parenti più lontani e a quelli che vedono meno frequentemente. E’ una festa per tutti, un ritrovo e un’occasione, come dicevamo, per stringersi la mano.

Un’ora prima della preghiera dell’alba, il muezzin, con quello che a noi sembra un canto, informa che il sole sta compiendo il suo tragitto e che presto sorgerà. Iniziano i preparativi del pasto fatto per affrontare la giornata che verrà consumato prima della preghiera. Dopo è di nuovo tempo di sistemare i tappeti, stendere le coperte al suolo, e coricarsi cullati dal tepore della terra.

Per un intera fase lunare si vive con lentezza, coltivando interiormente la sensazione di pace, praticando il digiuno e la fratellanza durante le lunghe giornate scandite dalle preghiere e dal sole.

Così come è iniziato, il Ramadan termina al sorgere del primo spicchio di luna lasciando “la scena” ad una grande festa, Eid el Fetr, che per tre giorni celebrerà la ritrovata purezza del cuore.

(http://sharmegitto.wordpress.com/)

Edited by nour_einy - 17/4/2011, 15:10
 
Top
hanifah
view post Posted on 16/9/2010, 15:09




mamma mia che emozione leggere questo post... peccato che in italia quest'atmosfera di pure serenità e tranquillità non ci sia :(
 
Top
habibi8380
view post Posted on 3/3/2011, 02:10




in teoria durante la giornata non bisognerebbe dormire proprio perchè una delle ragioni del ramadan è quella di sentire la fame, la sete e la stanchezza provocate dal non poter bere e mangiare e provare quindi quello che provano le persone povere che ogni giorno fanno fatica a procurarsi il cibo. in questo mese si rende grazie a dio per ogni cosa che ci ha donato e che in questo mese ricordiamo essere preziosa, spesso durante la nostra vita non apprezziamo più cose come quanto sia gustosa (pur nn avendo gusto) e preziosa l'acqua, ma dopo una giornata di astinenza il primo bicchiere (dopo che il muezzin ha indicato la preghiera chiamata magreb) è una gioia immensa (gioia che io ho provato di persona durante il mio primo ramadan).
inoltre come detto sul post di nour è un periodo usato per far visita ai familiari e amici. una cosa che mi ha colpito molto è stata questa, premetto che era il mio primo ramadan e la mia prima visita in egitto ed inoltre la prima volta che incontravo di persona la mia futura nuova famiglia (avevo conosciuto la famiglia di mio marito in chat su skype, essendo mio marito lontano dall'egitto) fatto sta che sono arrivata al cairo e loro mi sono venuti a prendere in macchina, durante il tragitto quando ci avvicinavamo ai centri abitati c'erano delle persone che rincorrevano la nostra macchina dandoci succhi di frutta, acqua, dolcetti e datteri augurandoci un buon ramadan, per me è stato strano vedere queste persone sotto il sole che aspettavano e rincorrevano le macchina al solo scopo di aiutare chi stava viaggiando ed era stanco per digiuno e stanco per il viaggio soprettutto pensando che loro poi stavano pure sotto il sole, ma aiutare qualcuno lu aiutava a non sentire la stanchezza/fame/sete.
avrei da parlare x ore riguardo la mia esperienza in egitto, ma già vi ho tediate abbastanza.
 
Top
nour_einy
view post Posted on 3/3/2011, 04:53




che bello habibi, grazie per questa testimonianza stupenda :) questi sono i veri egiziani... quelli che ti aiutano sempre.. quelli col cuore bianco...
 
Top
sweet desirè
view post Posted on 3/3/2011, 21:47




come ha già detto nour la tua testimonianza è stupenda...vogliamo ascoltare eccome tutto quello che hai da raccontare ;)
 
Top
sofiaelsayed
view post Posted on 3/3/2011, 21:53




grazie per la tua bellissima testimonianza
 
Top
habibi8380
view post Posted on 5/3/2011, 12:23




grazie a voi, allora vi racconto ancora poi vi dovrò raccontare anche di come ho conosciuto il mio amore (che io chiamo vita mia).

purtroppo non ho avuto modo di visitare molto l'egitto quindi le mie esperienze sono circoscritte in un paesino e non in una grande città, mio marito non c'era e tutta la famiglia mi voleva conoscere poichè lui aveva annunciato a tutti l'arrivo in paese della sua futura sposa :wub: .
tutti facevano a gara per avermi a cena a casa loro, la cena è importantissima durante il ramadan, le donne cucinanogran parte della giornata per questo evento, si cucina abbondante perchè potresti ricevere degli ospiti (infatti come detto precedentemente durante il ramadan si incontrano amici e parenti). la famiglia che ha ospiti a cena non mangia fino a che l'ospite non è andato via perchè ti servono in continuazione, portate su portate, bere e la carne (per loro è molto importante perchè una cosa cara) quindi se possono ti fanno manguare tutta la carne che hanno cucinato, per dimostrarti quanto ti apprezzano e sono felici di averti alla loro tavola, io non parlo molto arabo e loro non parlano italiano quindi la parola più sentita durante la cena era eat!!! il mio povero stomaco scoppiava da quanto mi davano da mangiare.

sono di una generosità incredibile, ti vorrebbero donare tutto quanto hanno di più caro, io mi sentivo trattata come una regina. quando vai in visita in qualche casa devi assolutamente accettare qualcosa (da bere o mangiare) non puoi rifiutarti, un'amica ha le mucche quindi la cosa più pregiata che ha da offrire è il latte fresco (ma io avevo già problemi allo stomaco per via della loro acqua, pur bevendo acqua di bottiglia, la sua famiglia quando uscivamo prendeva con se l'acqua in bottiglia per non farmi bere acqua delrubinetto, ma per cucinare e lavare le verdure aihmè non era in bottiglia) quindi io avevo paura a bere e pensando che fosse il gusto del solo latte a non piacermi c'hanno messo il cacao, a me sembrava una cosa normale latte e cacao invece no, nel mentre era arrivata anche un'altra amica che quando ha visto la bevanda ha detto sorpresa "ma cos'è? .... cacao?". quando ho compreso l'anormalità della cosa sono arrossita facendo scoppiare a ridere tutti!!! avevo visto che si arrabellavano in cucina ma non mi ero accorta che usare il cacao fosse da ricchi e quindi il cacao stesso una cosa preziosa ma non hanno esitato a usarne per me, che in fondo ero solo un'italiana fidanzata col fratello dell'amica (in pratica dal mio punto di vista nessuno ma dal loro un'ospite, indipendentemente da razza lingua paese d'origine o motivo per cui in casa loro, ero un Ospite).

 
Top
mariella980
view post Posted on 15/4/2011, 21:16




questa cosa che ti fanno mangiare fino a scoppiare non la dimentichero' mai per tutta la mia vita...
 
Top
habibi8380
view post Posted on 15/4/2011, 21:54




vabbè è un modo di dire, nessuno ti vuole uccidere!!!
 
Top
mariella980
view post Posted on 17/4/2011, 08:11




non ho mica detto qst,ma anni fa sono stat ospite a pranzo a casa di un mio amico,e io e un altro mio amico(italiano)eravamo gli unici seduti a tavola in sala da pranzo,e non scherzo se credo di aver avuto nel mio piatto circa 300 grammi di pasta solo per me,che ovviamente non sono riuscita a finire,dopo la pasta mi ha portato il pollo,intero,che anche quello non ho finito,e poi subito dopo frutta frutta e frutta,tra arance e gwava non so quanta roba ho ingurgitato...scusate l'off topic.
 
Top
9 replies since 9/8/2010, 18:59   200 views
  Share