L' ALIMENTAZIONE NELL' ANTICO EGITTO

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hayat_2alby
view post Posted on 9/4/2011, 19:43





La dieta di base della popolazione era molto semplice. Pane e birra erano il cibo e la bevanda più usate e costituivano anche la paga con cui i faraoni compensavano gli operai, dato che il denaro non esisteva. Pare che ci fossero circa trenta o quaranta tipi di pane con diverse forme, triangolare, rotonda ovale ecc, e ingredienti, orzo, farro, frumento ...
Resti di pagnotte mummificate sono stati trovati in diverse tombe, come quella di Mentuhotep II a Deir el-Bahari.
Si mangiava anche moltissimo pesce, sia d'acqua dolce che salata: carpe, pesci fato, muggini, anguille.
Dall'allevamento e dalla caccia nelle paludi venivano anatre, oche piccioni, quaglie e pellicani con le relative uova.
Si consumava poi carne suina e ovina, più raramente quella bovina.

La carne era cucinata lessa, arrosto o allo spiedo.
La dieta era integrata con latticini, verdura e frutta.
Gli egizi consumavano tre pasti al giorno. La cena era quello principale. A tavola non usavano né coltello (che però esisteva) né forchetta(che era del tutto sconosciuta): si portavano il cibo alla bocca con le mani.
Pentole e padelle erano di coccio, piatti, ciotole e bicchieri di terracotta. Tuttavia i re e i cortigiani a volte avevano servizi da tavola anche d'oro o d'argento. Il pasto si consumava accomodati su stuoie e cuscini. Nel Nuovo regno, i rappresentanti dei ceti elevati introdussero la moda di sedersi su sedie davanti a tavoli alti. Nelle case dei ricchi il cibo era servito da numerose domestiche e da giovanetti. E non mancavano la musica e le affascinanti danzatrici.
Come detto il pane rivestiva un ruolo fondamentale nell'alimentazione. Era cotto all'aperto, in forni d'argilla che si trovavano nei cortili delle case. Veniva poi consumato al naturale o arricchito con grasso e uova, oppure addolcito con miele e frutta. Vi erano anche focacce, sulle quali si poteva spalmare il miele o una specie di marmellata di datteri. Ma nel pane vi erano quasi sempre ingredienti sgraditi: sabbia, pietruzze e insetti. La fine sabbia del deserto non si poteva evitare così si mescolava alla farina e produceva una precoce erosione dei denti. Il pane che si preparava nel III millennio a.C. era molto simile a quello tradizionale, rotondo che viene fatto ancora oggi dai contadini dell'Alto Egitto e che si chiama aysh sham o pane del sole.
Sulle tavole dei faraoni, oltre al pane, c'era il ful medames, il piatto nazionale egiziano, si trattava di piccole fave lessate per ore e insaporite con olio e aromi vari.


LA CARNE DI MAIALE
Magari cotta poco, al sangue, ma all' epoca di Cleopatra, sui banchetti egiziani già compariva la carne di maiale.
E' stato dimostrato per la prima volta in maniera scientifica, da un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa, che hanno scoperto nelle pareti dello stomaco di una mummia di tarda età Tolemaica I-II secolo a.C il più antico caso di cisticercosi, malattia causata da un parassita ingerito mangiando carne di maiale cruda.
Il professor Fabrizio Bruschi, che fa parte dell'equipe che ha condotto la ricerca spiega che la scoperta dà un contributo significativo, per gli storici che ricavano informazioni sulle abitudini dei popoli antichi, la ricerca dimostra in maniera scientifica che gli egiziani vissuti all' epoca di questa mummia consumavano carne di maiale.
Finora non era accertato se questo avvenisse, anche perché c'è chi ipotizzava che potesse esistere una sorta di divieto igienico-religioso, probabilmente legato al fatto che i suini venivano considerati non solo sporchi, ma anche impuri.
Nelle pareti dello stomaco della mummia è stata trovata una lesione causata da Tenia solium, o Tenia del suino, un parassita che viene ingerito mangiando carne di maiale cruda o poco cotta.
La cisticercosi è una malattia ormai quasi scomparsa da noi, ma che in alcune parti del mondo, specie in America del Sud e del Centro, rappresenta ancora un flagello.
La mummia studiata a Pisa è la cosiddetta mummia di Narni conservata nel Comune di Narni, in Umbria, portata in Italia nel 1920.
Si tratta di una ragazza morta all'età di circa 20 anni. Di solito la cisticercosi si contrae in condizioni igieniche non ottimali. In ogni caso, non si sa se le abbia provocato l'epilessia, anche se probabilmente ha influito nel provocare o accelerare il decesso. Sicuramente era benestante. Lo dimostrano la mummificazione e il fatto che sia stata trovata in un sarcofago.
Dopo morta deve aver passato non poche peripezie. Basti pensare che il sarcofago che la conteneva era quello di un uomo.

fonte delle informazioni: www.anticoegitto.net
 
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